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Consiglio europeo straordinario, 17-21 luglio 2020

Principali risultati

I leader dell’UE hanno concordato un pacchetto per la ripresa e il bilancio per il periodo 2021-2027 che aiuteranno l’UE a ripartire dopo la pandemia e sosterranno gli investimenti nella transizione verde e in quella digitale.

  • Conclusioni del Consiglio europeo, 17-21 luglio 2020
Il presidente Michel alla conferenza stampa del Consiglio europeo

Abbiamo raggiunto un accordo sul pacchetto per la ripresa e sul bilancio europeo. Sono stati certamente negoziati difficili in tempi molto difficili per tutti gli europei. Una maratona che si è conclusa con successo per tutti i 27 Stati membri, ma soprattutto per i cittadini. È un buon accordo. È un accordo solido. Ma è soprattutto l’accordo giusto per l’Europa in questo momento.Il presidente Michel alla conferenza stampa del Consiglio europeo

  • Osservazioni del presidente Charles Michel al termine del Consiglio europeo straordinario del 17-21 luglio 2020

Le ricadute socioeconomiche della crisi COVID-19 richiedono uno sforzo comune e innovativo a livello dell’UE per sostenere la ripresa e la resilienza delle economie degli Stati membri.

Per ottenere i risultati auspicati ed essere sostenibile, lo sforzo per la ripresa dovrebbe essere associato al tradizionale QFP, che plasma le politiche di bilancio dell’UE dal 1988 e offre una prospettiva a lungo termine.

I leader dell’UE hanno concordato un pacchetto articolato di 1 824,3 miliardi di EUR che combina il quadro finanziario pluriennale (QFP) con uno sforzo straordinario per la ripresa nell’ambito dello strumento Next Generation EU.

Bilancio a lungo termine dell’UE

Il nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP) coprirà sette anni, dal 2021 al 2027. Il QFP, rafforzato da Next Generation EU, costituirà inoltre lo strumento principale per l’attuazione del pacchetto per la ripresa in risposta alle conseguenze socioeconomiche della pandemia di COVID-19.

L’entità del QFP – 1 074,3 miliardi di EUR – consentirà all’UE di realizzare i suoi obiettivi a lungo termine e di preservare la piena capacità del piano per la ripresa. La proposta si basa ampiamente sulla proposta presentata a febbraio dal presidente Michel, che rappresentava il frutto di due anni di discussioni tra gli Stati membri.

Il QFP coprirà i seguenti settori di spesa:

  • mercato unico, innovazione e agenda digitale
  • coesione, resilienza e valori
  • risorse naturali e ambiente
  • migrazione e gestione delle frontiere
  • sicurezza e difesa
  • vicinato e resto del mondo
  • pubblica amministrazione europea
  • Bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027 (informazioni generali)

Fondo per la ripresa

Next Generation EU fornirà all’Unione i mezzi necessari per affrontare le sfide poste dalla pandemia di COVID-19. In base all’accordo la Commissione sarà in grado di contrarre prestiti sui mercati fino a 750 miliardi di EUR. Tali fondi potrebbero essere utilizzati per prestiti back-to-back e per spese convogliate attraverso i programmi del QFP. I capitali raccolti sui mercati finanziari saranno rimborsati entro il 2058.

Gli importi disponibili a titolo di Next Generation EU saranno destinati a sette programmi distinti:

  • dispositivo per la ripresa e la resilienza: 672,5 miliardi di EUR (di cui 360 miliardi di EUR di prestiti e 312,5 miliardi di EUR di sovvenzioni)
  • REACT-EU: 47,5 miliardi di EUR
  • Orizzonte Europa: 5 miliardi di EUR
  • InvestEU: 5,6 miliardi di EUR
  • Sviluppo rurale: 7,5 miliardi di EUR
  • Fondo per una transizione giusta (JTF): 10 miliardi di EUR
  • rescEU: 1,9 miliardi di EUR
  • Un piano per la ripresa dell’Europa (informazioni generali e cronistoria)

Ripartizione del dispositivo per la ripresa e la resilienza

Il piano garantisce che i fondi siano destinati ai paesi e ai settori più colpiti dalla crisi: il 70% delle sovvenzioni a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza sarà impegnato nel 2021 e nel 2022, mentre il 30% sarà impegnato nel 2023.

Le dotazioni del dispositivo per la ripresa e la resilienza per il periodo 2021-2022 saranno stabilite secondo i criteri di ripartizione della Commissione tenendo conto del tenore di vita, della dimensione e dei livelli di occupazione dei diversi Stati membri.

Flessibilità

I leader dell’UE hanno concordato uno strumento unico di margine per consentire il finanziamento di spese impreviste specifiche di impegni e pagamenti corrispondenti che non potrebbero essere finanziati diversamente. Il massimale annuo di questo strumento sarà fissato a 772 milioni di EUR (prezzi 2018).

I leader hanno inoltre concordato tre strumenti speciali tematici per offrire mezzi finanziari supplementari in caso di eventi imprevisti specifici:

  • la riserva di adeguamento alla Brexit per sostenere gli Stati membri e i settori economici maggiormente colpiti dalla Brexit (5 miliardi di EUR)
  • il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per offrire assistenza ai lavoratori che perdono il lavoro a causa di ristrutturazioni legate alla globalizzazione (1,3 miliardi di EUR)
  • la riserva di solidarietà e per gli aiuti d’urgenza per rispondere a situazioni di emergenza derivanti da catastrofi gravi negli Stati membri e nei paesi in fase di adesione e per rispondere rapidamente a specifiche necessità urgenti all’interno dell’UE o nei paesi terzi (1,2 miliardi di EUR)

Governance e condizionalità

In linea con i principi della buona governance, gli Stati membri prepareranno piani nazionali per la ripresa e la resilienza per il periodo 2021-2023,che dovranno essere coerenti con le raccomandazioni specifiche per paese e contribuire alla transizione verde e digitale. Più in particolare, i piani devono promuovere la crescita e la creazione di posti di lavoro e rafforzare la “resilienza sociale ed economica” dei paesi dell’UE. I piani saranno riesaminati nel 2022. La valutazione di tali piani sarà approvata dal Consiglio con votazione a maggioranza qualificata su proposta della Commissione.

L’erogazione delle sovvenzioni avrà luogo solo se sono conseguiti i target intermedi e finali concordati, stabiliti nei piani per la ripresa e la resilienza.

Qualora, in via eccezionale, uno o più Stati membri ritengano che vi siano gravi scostamenti dal soddisfacente conseguimento dei pertinenti target intermedi e finali, possono chiedere che il presidente del Consiglio europeo rinvii la questione al successivo Consiglio europeo.

Azione per il clima

Il 30% della spesa totale a titolo del QFP e di Next Generation EU sarà destinato a progetti legati al clima. Le spese a titolo del QFP e di Next Generation EU saranno in linea con l’obiettivo dell’UE di conseguire la neutralità climatica entro il 2050, come pure con gli obiettivi dell’UE in materia di clima a orizzonte 2030 e con l’accordo di Parigi.

Stato di diritto 

Gli interessi finanziari dell’Unione saranno tutelati in conformità dei principi generali sanciti dai trattati dell’Unione, in particolare i valori di cui all’articolo 2 TUE. Il Consiglio europeo sottolinea inoltre l’importanza del rispetto dello Stato di diritto. Sulla base di tali premesse sarà introdotto un regime di condizionalità a tutela del bilancio e di Next Generation EU.

Risorse proprie

I leader dell’UE hanno convenuto di dotare l’UE di nuove risorse per rimborsare i fondi raccolti a titolo di Next Generation EU. Hanno inoltre concordato un nuovo prelievo sui rifiuti di plastica da introdurre nel 2021. Nello stesso anno, la Commissione dovrebbe presentare una proposta relativa a una misura di adeguamento del carbonio e un prelievo sul digitale; entrambi dovrebbero essere introdotti entro la fine del 2022.

La Commissione presenterebbe quindi una proposta riveduta sul sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS), eventualmente estendendolo ai settori del trasporto aereo e marittimo. Potrebbero esserci, inoltre, altre nuove risorse, ad esempio un’imposta sulle transazioni finanziarie. Le entrate derivanti dalle nuove risorse proprie introdotte dopo il 2021 saranno utilizzate per il rimborso anticipato dei prestiti contratti a titolo di Next Generation EU.

Le nuove fonti di finanziamento si aggiungono alle risorse proprie esistenti:

  • risorse proprie tradizionali: principalmente dazi doganali e prelievi sullo zucchero (gli Stati membri tratterranno, a titolo di spese di riscossione, il 25% degli importi riscossi, rispetto al 20% per il periodo 2014-2020)
  • risorsa propria basata sull’IVA: derivante da un’aliquota uniforme dello 0,3% applicata alla base dell’imposta sul valore aggiunto di ciascuno Stato membro, con la base imponibile IVA livellata al 50% dell’RNL di ciascun paese (la metodologia verrà semplificata)
  • risorsa propria basata sull’RNL: proveniente da un’aliquota uniforme applicata al reddito nazionale lordo degli Stati membri, questa aliquota è adattata ogni anno al fine di ottenere un pareggio tra entrate e spese (non modificata)

Correzioni

Saranno mantenute le correzioni forfettarie del contributo annuo basato sul reddito nazionale lordo per Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Austria e Svezia. 

Informazioni generali 

Il 10 luglio il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha presentato la sua proposta relativa al QFP e al pacchetto per la ripresa.

  • Il presidente Charles Michel presenta la sua proposta relativa al QFP e al pacchetto per la ripresa (comunicato stampa, 10 luglio 2020)

“Gli obiettivi della ripresa possono riassumersi in tre parole: convergenza, resilienza e trasformazione. Concretamente, questo significa riparare ai danni causati dalla COVID-19, riformare le nostre economie e rimodellare le nostre società,” ha dichiarato.

A seguito delle discussioni bilaterali con i leader dell’UE, il presidente Michel ha individuato sei “elementi costitutivi” di un possibile accordo.

Il 19 giugno i leader dell’UE hanno proceduto a uno scambio di opinioni in videoconferenza sulla proposta relativa a un nuovo piano per la ripresa e al quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2021-2027, presentata dalla Commissione europea il 27 maggio 2020.

Dopo la riunione Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ha avviato i negoziati politici con i leader dell’UE.

  • Videoconferenza dei membri del Consiglio europeo, 19.6.2020

Il 23 aprile 2020 il Consiglio europeo ha deciso di lavorare alla creazione di un fondo per la ripresa al fine di rispondere alla crisi COVID-19. I leader hanno incaricato la Commissione europea di presentare con urgenza una proposta e anche di chiarire il nesso tra il fondo per la ripresa e il bilancio a lungo termine dell’UE.

  • Videoconferenza dei membri del Consiglio europeo, 23 aprile 2020
  • Un piano per la ripresa dell’Europa (informazioni generali e cronistoria)
  • Bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027 (informazioni generali)

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