Oggi ho tenuto una riunione con la Conferenza dei presidenti dei gruppi politici del Parlamento europeo, durante la quale ho presentato al Parlamento la struttura prevista per il nuovo collegio, conformemente ai miei orientamenti politici, sui quali abbiamo lavorato insieme durante le intense settimane di negoziati con gli Stati membri. So che siete molto curiosi di conoscere tale struttura, ma consentitemi di descrivere innanzitutto i principi che la ispirano. Tutti insieme abbiamo definito le priorità fondamentali, i cui capisaldi sono la prosperità, la sicurezza e la democrazia e il cui motore trainante è rappresentato dalla competitività nel contesto della duplice transizione. Tali priorità sono strettamente interconnesse e trasversali. Una volta eliminate le precedenti frammentazioni, l’intero collegio è ora al servizio della competitività! Tra le principali raccomandazioni della relazione Draghi vi è proprio quella di rafforzare la nostra sovranità tecnologica, la nostra sicurezza e la nostra democrazia. Di costruire un’economia competitiva, decarbonizzata e circolare, garantendo una transizione equa per tutti. Di elaborare una strategia industriale coraggiosa, imperniata sull’innovazione e sugli investimenti. Di promuovere la coesione e le regioni europee. Di sostenere le persone, le competenze e il nostro modello sociale. Di garantire che l’Europa possa affermare i propri interessi e assumere un ruolo guida nel mondo. Tutto questo si rispecchia nei titoli dei sei vicepresidenti esecutivi. Un altro principio affermato dal trattato è la parità tra tutti i membri del collegio. Su ciascun Commissario ricade la medesima responsabilità di realizzare le nostre priorità. Ne consegue che tutti i Commissari debbano collaborare. In questo spirito, ciascun vicepresidente esecutivo avrà anche un portafoglio sul quale focalizzarsi, ma riguardo al quale dovrà anche collaborare con altri Commissari. Perché ciò che incide sulla sicurezza incide sulla democrazia, ciò che incide sull’economia incide sulla società, e ciò che incide sul clima e sull’ambiente si ripercuote anche sulle persone e sulle imprese. Ecco perché abbiamo eliminato il livello separato delle vicepresidenze. La nuova struttura è più snella, interattiva e interconnessa. Un altro tema è l’equilibrio in generale: di genere, di competenza o di geografia. Come vedrete, nel collegio che propongo oggi abbiamo 11 donne. Ossia il 40 % dei componenti. Quando ricevetti il primo gruppo di nomine e candidature, eravamo attestati circa sul 22 % per le donne e sul 78 % per gli uomini: percentuali inaccettabili. Ci siamo quindi messi al lavoro con gli Stati membri, riuscendo a migliorare l’equilibrio e a portare la quota femminile al 40 %, con quella maschile al 60 %. Ciò dimostra che, anche se abbiamo già fatto molto, molto altro resta da fare. Questa è l’ottica a cui mi sono ispirata nell’assegnare le sei vicepresidenze esecutive. Sei vicepresidenze esecutive: quattro donne, due uomini. Tre sono state assegnate a Stati membri che hanno aderito all’Unione prima della caduta della cortina di ferro, tre a Stati membri che hanno aderito dopo la riunificazione dell’Europa. Paesi baltici, paesi nordici, paesi dall’Europa orientale. Ministri e primi ministri. Diversi bagagli politici, ma un solo obiettivo comune: rendere l’Europa più forte. Permettetemi quindi di presentarli. Teresa Ribera sarà vicepresidente esecutiva per una Transizione pulita, giusta e competitiva. Sarà inoltre responsabile della politica di concorrenza. Guiderà gli sforzi volti a garantire che l’Europa rimanga sulla buona strada per conseguire gli obiettivi previsti dal Green Deal europeo e che la nostra economia venga al contempo decarbonizzata e industrializzata. Henna Virkkunen sarà la vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia. Sarà inoltre responsabile del portafoglio sulle tecnologie digitali e di frontiera. Chiederò a Henna di occuparsi degli aspetti interni ed esterni della sicurezza, ma anche di rafforzare le fondamenta della nostra democrazia, come lo Stato di diritto, e di proteggerla ogniqualvolta sia fatta oggetto di attacchi. Stéphane Séjourné sarà il vicepresidente esecutivo per la Prosperità e la strategia industriale. Sarà inoltre responsabile dell’industria, delle PMI e del portafoglio del mercato unico. Guiderà il lavoro volto a creare le condizioni affinché le nostre imprese possano prosperare, occupandosi di investimenti, innovazione, stabilità economica, commercio e sicurezza economica. Come già sapete, Kaja Kallas sarà la nostra Alta rappresentante e vicepresidente. Viviamo un’epoca caratterizzata da rivalità geostrategiche e instabilità. La nostra politica estera e di sicurezza deve essere concepita tenendo presente questa realtà ed essere maggiormente allineata ai nostri interessi. So che posso contare su di lei per garantire un approccio comprensivo a tali obiettivi, che funga da ponte tra le nostre politiche interne ed esterne. E per fare sì che questa rimanga una Commissione geopolitica. Sono inoltre molto lieta di affidare il ruolo di vicepresidente esecutiva per le Persone, le competenze e la preparazione a Roxana Mînzatu. Sarà responsabile delle competenze, dell’istruzione e della cultura, della qualità dei posti di lavoro e dei diritti sociali. Il contesto generale è quello della demografia. Roxana guiderà in particolare il cammino verso un’Unione delle competenze e avrà cura del pilastro europeo dei diritti sociali, concentrandosi su tutti i settori fondamentali per assicurare che la nostra società rimanga unita. Raffaele Fitto è il nuovo vicepresidente esecutivo per la Coesione e le riforme. Sarà responsabile del portafoglio relativo alla politica di coesione, allo sviluppo regionale e alle città. Approfitteremo della sua vasta esperienza per contribuire a modernizzare e rafforzare le nostre politiche di coesione, di investimento e di crescita. Questi vicepresidenti formeranno una squadra che lavorerà di concerto, coordinandosi reciprocamente e con tutti i Commissari. Passo dunque a presentarvi questi ultimi. Inizierò con Maroš Šefčovič, al quale sono molto lieta di assegnare un duplice ruolo. Sarà infatti Commissario per il commercio e la sicurezza economica. Si tratta di un nuovo portafoglio che comprende anche la politica doganale. Il secondo ruolo, per il quale riferirà direttamente a me, è quello di Commissario per le Relazioni interistituzionali e la trasparenza. Anche Valdis Dombrovskis svolgerà un duplice ruolo. Sarà infatti il Commissario per l’Economia e la produttività, ma ricoprirà anche il ruolo di Commissario per l’Attuazione e la semplificazione. Riferirà direttamente a me su questa parte del suo lavoro. Dubravka Šuica ricoprirà un ruolo nuovo, quello di Commissaria per il Mediterraneo. Sarà inoltre responsabile del più ampio vicinato meridionale. Collaborerà strettamente con Kaja Kallas – e con molti altri Commissari – per sviluppare i nostri interessi