Bilancio UE 2019: crescita, solidarietà e sicurezza in Europa e nel mondo – raggiunto l’accordo provvisorio

eu_budget_2019La Commissione ha proposto oggi il progetto di bilancio UE per il 2019, pari a 166 miliardi di € in impegni (+3% rispetto al 2018), che mira a investire in un’economia europea più forte e più resiliente e a promuovere la solidarietà e la sicurezza su entrambi i versanti delle frontiere UE.

Si tratta del sesto bilancio nel quadro dell’attuale bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2014-2020 e rientra nei limiti stabiliti da quest’ultimo. L’obiettivo è ottimizzare i finanziamenti per i programmi esistenti e per le nuove iniziative e rafforzare il valore aggiunto europeo in linea con le priorità della Commissione Juncker.

Günther H. Oettinger, Commissario per il Bilancio e le risorse umane, ha dichiarato: “Proponiamo un bilancio ambizioso che continui a sostenere le nostre priorità, in particolare in materia di investimenti, occupazione, gioventù, migrazione, solidarietà e sicurezza, e che fornisca un valore aggiunto europeo per i nostri cittadini. L’UE ha bisogno di stabilità e mi auguro che venga raggiunto al più presto un accordo con il Parlamento e il Consiglio.”

La proposta si basa sul presupposto che il Regno Unito, dopo il suo recesso previsto per il 30 marzo 2019, continui a contribuire e a partecipare all’esecuzione del bilancio UE fino alla fine del 2020, come se fosse ancora uno Stato membro.

Il Parlamento europeo e gli Stati membri dell’Unione europea dovranno ora discutere congiuntamente questa proposta. All’inizio di questo mese la Commissione ha presentato la sua proposta per un bilancio a lungo termine pragmatico e moderno per il periodo 2021-2027.

Rilanciare l’economia europea

I fondi destinati in maniera specifica a sostenere la crescita economica ammonteranno complessivamente nel 2019 a quasi 80 miliardi di € in impegni. Sono previsti incrementi per una serie di programmi faro:

  • 12,5 miliardi di € (+8,4% rispetto al 2018) per la ricerca e l’innovazione nel quadro di Orizzonte 2020, tra cui 194 milioni di € per una nuova Impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni;
  • 2,6 miliardi di € per l’istruzione nel quadro di Erasmus+ (+10,4% rispetto al 2018);
  • 3,8 miliardi di € nel quadro del meccanismo per collegare l’Europa (CEF) (+36,4% rispetto al 2018) per le reti infrastrutturali;
  • altri 233,3 milioni di € per l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile a sostegno dei giovani che vivono in regioni caratterizzate da un alto tasso di disoccupazione giovanile, cui si aggiungeranno finanziamenti dal Fondo sociale europeo.

    La Commissione ritiene che i programmi della politica di coesione 2014-2020 manterranno la loro velocità di crociera nel 2019, dopo i segnali incoraggianti della fine dell’anno scorso, con 57 miliardi di € (+2,8% rispetto al 2018) e che i finanziamenti per la politica agricola rimarranno stabili a quasi 60 miliardi di € (+1,2% rispetto al 2018).

Sicurezza all’interno e all’esterno delle frontiere UE

Malgrado le restrizioni del bilancio a lungo termine UE 2014-2020, la Commissione si avvale di tutta la flessibilità consentita dal bilancio per garantire che anche quest’anno gli aspetti relativi alla migrazione e alla gestione delle frontiere ricevano un’attenzione particolare:

  • riforma del sistema europeo comune di asilo per garantire una politica più efficiente, equa ed umana in materia di asilo;
  • nuovo sistema di ingressi/uscite per rafforzare la gestione delle frontiere;
  • potenziamento della guardia di frontiera e costiera europea, dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo e delle altre agenzie che operano in materia di frontiere e visti;
  • ulteriori 1,5 miliardi di € per lo strumento per i rifugiati in Turchia per continuare a fornire cibo, istruzione e alloggio a quanti fuggono dalle guerre in Siria e altrove (altri 500 milioni di € verranno stanziati già nel quadro dell’attuale bilancio 2018 ed è per questo che la Commissione propone anche di rettificare quest’ultimo);
  • realizzazione di due importanti iniziative: il quadro di partenariato con i paesi terzi nell’ambito dell’agenda europea sulla migrazione e il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile (EFSD) per affrontare le cause profonde della migrazione.

Sostenere nuove iniziative

Oltre a consolidare gli sforzi compiuti in passato, questo progetto di bilancio mira anche a sostenere nuove iniziative:

  • 103 milioni di € per il corpo europeo di solidarietà, che offre ai giovani opportunità di fare volontariato o lavorare nell’ambito di progetti nel loro paese o all’estero;
  • 11 milioni di € per istituire l’autorità europea del lavoro, che contribuirà a garantire un’equa mobilità dei lavoratori nel mercato interno e a semplificare la cooperazione tra le autorità nazionali;
  • 40 milioni di € per l’estensione del programma di sostegno alle riforme strutturali, incentrato sull’attuazione delle riforme strutturali negli Stati membri;
  • 245 milioni per predisporre il programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa al fine di sostenere l’industria europea della difesa e progredire verso un’Unione europea della difesa;
  • 150 milioni di € per rafforzare la risposta a terremoti, incendi e altre calamità in Europa mediante la costituzione di una riserva di mezzi di protezione civile a livello dell’UE (“rescEU“), comprese attrezzature e squadre;
  • 5 milioni di € per la creazione della nuova Procura europea destinata a perseguire i reati transfrontalieri, compresi frodi, riciclaggio di denaro e corruzione. Saranno adottate ulteriori misure per tutelare le persone e le imprese contro gli attacchi informatici.

Contesto

Il progetto di bilancio dell’UE per il 2019 comprende due importi (impegni e pagamenti) per ciascun programma da finanziare. Per “impegni” si intendono i finanziamenti che possono essere stabiliti nei contratti in un determinato anno, mentre i “pagamenti” sono gli importi effettivamente erogati. Il progetto di bilancio UE 2019 proposto ammonta a 166 miliardi di € in impegni (+3% rispetto al 2018) e a 149 miliardi di € in pagamenti (+3% rispetto al 2018).

In linea generale, il bilancio dell’UE è principalmente un bilancio di investimenti. Pari a circa l’1% dell’RNL dell’UE e al 2% della spesa pubblica dell’UE, mira ad integrare i bilanci nazionali e realizzare le priorità concordate da tutti gli Stati membri dell’Unione.

Gli articoli del progetto di accordo di recesso tra il Regno Unito e i negoziatori dell’Unione riguardanti la liquidazione finanziaria prevedono che il Regno Unito continui a contribuire e a partecipare all’esecuzione del bilancio UE come se fosse un membro a pieno titolo durante il periodo transitorio[1]. Il progetto di bilancio UE per il 2019 è presentato quindi sulla base di tale presupposto.

Per ulteriori informazioni

[1] Progetto di accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione europea e dalla Comunità europea dell’energia atomica, TF50 (2018) 35, 19 marzo 2018.

Fonte: https://ec.europa.eu/italy

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