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Oggi (17/05/2019) la Commissione europea ha pubblicato le relazioni e le analisi dei progressi compiuti nell’aprile 2019 da Facebook, Google e Twitter nella lotta contro la disinformazione. Le tre piattaforme online sono firmatarie del codice di buone pratiche contro la disinformazione e si sono impegnate a riferire mensilmente sulle azioni già realizzate in vista delle elezioni del Parlamento europeo del maggio 2019.
Il vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale Andrus Ansip, la Commissaria responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere Věra Jourová, il Commissario responsabile per l’unione della sicurezza Julian King e la Commissaria responsabile per l’Economia e la società digitali Mariya Gabriel hanno affermato in una dichiarazione congiunta: “prendiamo atto dei continui progressi compiuti da Facebook, Google e Twitter riguardo ai loro impegni volti a rafforzare la trasparenza e a garantire l’integrità delle prossime elezioni. Ci rallegriamo per le misure incisive adottate da tutte e tre le piattaforme contro i comportamenti di manipolazione sui loro servizi, comprese le campagne coordinate di disinformazione. Inoltre le piattaforme hanno fornito dati sulle misure mirate a migliorare il vaglio degli annunci pubblicitari. Tuttavia, esse devono sforzarsi maggiormente per rafforzare l’integrità dei loro servizi, compresi i servizi pubblicitari. Inoltre i dati forniti non sono ancora sufficientemente dettagliati per consentire una valutazione indipendente e accurata del modo in cui le strategie messe in atto dalle piattaforme hanno effettivamente contribuito a ridurre la diffusione della disinformazione nell’UE. Tutti e tre i firmatari hanno ora creato e reso pubblicamente accessibili apposite librerie nelle quali sono archiviati tutti gli annunci pubblicitari politici, permettendo così lo svolgimento di ricerche attraverso le API: si tratta di un netto miglioramento. Ci rincresce tuttavia che Google e Twitter non siano stati in grado di elaborare e attuare politiche per l’identificazione e la comunicazione al pubblico dei cosiddetti annunci pubblicitari di sensibilizzazione, i quali possonodare luogo a dibattiti pubblici fortemente conflittuali durante le elezioni, favorendo la disinformazione. In una prospettiva che guarda al di là delle elezioni europee, tutti i firmatari dovrebbero intensificare gli sforzi per ampliare la cooperazione con i verificatori di fatti in tutti gli Stati membri, responsabilizzando gli utenti e la comunità dei ricercatori. In particolare, è necessario che le piattaforme online attuino interamente gli impegni di più vasta portata assunti nel quadro del codice di buone pratiche, in particolare cooperando con i media tradizionali allo sviluppo di indicatori di trasparenza e affidabilità per le fonti di informazione, in modo che gli utenti possano fruire di un’equa scelta di informazioni pertinenti e verificate.” La dichiarazione completa e i dettagli delle relazioni mensili fornite dalle piattaforme sono disponibili qui.