Coronavirus: l’UE aiuta gli Stati membri ad affrontare l’impatto della pandemia sul settore dell’istruzione

Il 14 aprile i Ministri dell’Istruzione dell’UE hanno condiviso informazioni sulle loro esperienze in materia di didattica a distanza e hanno discusso possibili soluzioni per la valutazione, il conseguimento dei diplomi e l’iscrizione all’istruzione superiore.

La Commissione continua a sostenere gli Stati membri dell’UE nel fronteggiare le enormi conseguenze della pandemia sulle scuole e le università. 

Il 14 aprile, in una riunione in videoconferenza, la seconda dall’inizio dell’epidemia, i Ministri dell’Istruzione dell’UE hanno condiviso informazioni sulle loro esperienze in materia di didattica a distanza e hanno discusso possibili soluzioni per la valutazione, il conseguimento dei diplomi e l’iscrizione all’istruzione superiore. La Commissione ha spiegato in che modo mobilita tutti i suoi strumenti e le sue risorse per offrire assistenza, comprese le nuove opportunità di finanziamento strutturale che si possono utilizzare per sostenere la didattica a distanza e garantire a tutti un accesso equo a un’istruzione di qualità. 

La Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, Mariya Gabriel, ha dichiarato: “La situazione attuale comporta un rischio reale di disuguaglianza per quanto concerne l’istruzione per gli studenti e le famiglie provenienti da contesti svantaggiati. Condividiamo le migliori pratiche e mobilitiamo tutti gli strumenti a nostra disposizione per evitare che il divario digitale si allarghi. I miei servizi ed io stiamo anche lavorando all’aggiornamento del piano d’azione per l’istruzione digitale e le nostre decisioni terranno in debita considerazione l’attuale crisi e gli insegnamenti che ne trarremo”.

Maggiori informazioni sono disponibili in un comunicato stampa(link is external) della presidenza croata del Consiglio dell’UE e su un sito che riunisce tutti gli strumenti e le risorse didattiche online disponibili per allievi, insegnanti ed educatori durante la pandemia di COVID-19.

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