In occasione della Giornata europea delle vittime di reato, Vera Jourová, Vicepresidente per i Valori e la trasparenza, e Didier Reynders, Commissario per la Giustizia, hanno rilasciato la seguente dichiarazione: “Ogni anno milioni di persone nell’Unione europea diventano vittime di reato. Anche la pandemia di COVID-19 ha inciso. Durante le misure di confinamento, abbiamo assistito a un aumento della violenza domestica, degli abusi sessuali sui minori, della criminalità informatica e dei reati legati all’odio razziale e xenofobo.
Queste vittime necessitano di particolare attenzione. Molte non conoscono i loro diritti. Spesso non vogliono denunciare i reati alle autorità o sono troppo spaventate per farlo. Troppe vittime di reato rimangono perciò inascoltate, senza accesso alla giustizia e a un sostegno adeguato.
Il primo passo per cambiare questa situazione consiste nel rafforzare i diritti delle vittime, in particolare quelle più vulnerabili, come le vittime della violenza di genere o dei reati generati dall’odio. L’anno scorso abbiamo presentato la prima strategia in assoluto per i diritti delle vittime, incentrata sulla capacità delle vittime di denunciare i reati e ottenere il sostegno di cui hanno bisogno, indipendentemente dal luogo in cui si trovano nell’UE o dalle circostanze in cui il reato è stato commesso.
La seconda fase consiste nel lavorare insieme. Abbiamo nominato il nostro primo coordinatore per i diritti delle vittime e abbiamo istituito la piattaforma dell’UE per i diritti delle vittime, riunendo per la prima volta tutti gli attori di questo settore a livello dell’UE. Aiutare le vittime a superare le loro sofferenze e ad andare avanti è un compito impegnativo e lungo che solo una stretta collaborazione tra tutti gli attori a livello nazionale e dell’UE può portare a termine.“
La dichiarazione completa è disponibile online.