Dichiarazione dell’Alta rappresentante/Vicepresidente Federica Mogherini e del Commissario per gli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi Christos Stylianides sulla Giornata umanitaria mondiale 2018

whd250_2In previsione della Giornata umanitaria mondiale 2018, l’Alta rappresentante/Vicepresidente Federica Mogherini  e Christos Stylianides, Commissario UE per gli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi, hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
“I civili pagano spesso il prezzo più alto nei conflitti, mentre non cessano gli attentati, anche contro gli operatori umanitari. L’anno scorso questi attentati, dall’Afghanistan alla Nigeria e dalla Repubblica centrafricana allo Yemen, sono costati la vita a civili e operatori umanitari. Questi atti di violenza rappresentano una grave violazione del diritto umanitario internazionale. Salvare vite umane non dovrebbe costare la propria vita.Negli ultimi due decenni quasi 4 400 operatori umanitari sono stati vittime di gravi attentati. Oltre un terzo di essi ha perso la vita. La Giornata umanitaria mondiale offre l’opportunità di rendere omaggio a queste persone dedite a ideali umanitari e di promuovere la loro sicurezza. Tutte le parti in conflitto tra loro sono tenute, in virtù del diritto umanitario internazionale, a garantire la sicurezza degli operatori umanitari e a facilitarne l’accesso costante e senza restrizioni a tutti coloro che hanno bisogno della loro assistenza. L’UE è leader mondiale dell’assistenza umanitaria. La promozione di un aiuto umanitario basato su principi e del rispetto del diritto umanitario internazionale rimane al centro del nostro impegno internazionale”.

Contesto

Nelle zone di conflitto i civili sono continuamente uccisi o feriti con attacchi mirati o indiscriminati. I conflitti hanno obbligato un numero di persone senza precedenti ad abbandonare le loro case: nel mondo sono più di 68,5 milioni le persone che sono state costrette a sfollare, per la metà minori di età inferiore a 18 anni.

Nel 2017 l’UE ha mobilitato oltre 2,43 miliardi di euro per operazioni di aiuto umanitario in più di 80 paesi in tutto il mondo. Una percentuale significativa di tali aiuti è stata destinata al sostegno alle popolazioni colpite dal conflitto all’interno della Siria e ai rifugiati nei paesi e nelle regioni confinanti. L’UE ha inoltre continuato a sostenere le persone sfollate in seguito a conflitti di lunga durata, dall’Afghanistan alla Colombia e al Corno d’Africa, reagendo contemporaneamente a crisi emergenti quali lo sfollamento dei Rohingya.

Il brusco aumento delle violazioni deliberate del diritto umanitario internazionale e dei principi umanitari ha reso la protezione una sfida di primo piano negli attuali contesti umanitari. Nel 2017 oltre il 10% del bilancio dell’UE per gli aiuti umanitari è stato dedicato ad attività di protezione umanitaria.

L’UE ha continuato a promuovere il rafforzamento della protezione e il rispetto del diritto umanitario internazionale, anche tramite il dialogo, le dichiarazioni e altre iniziative, come pure finanziando la formazione in diritto umanitario internazionale destinata al personale e ai partner, la diffusione della conoscenza di tale diritto e attività di sensibilizzazione dirette al pubblico.

Ad esempio, con il sostegno dell’UE il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) ha organizzato la campagna “Health-Care in Danger”(assistenza sanitaria in pericolo) per accrescere la consapevolezza del vasto e pesante impatto degli atti violenti che impediscono di fornire assistenza sanitaria, danneggiano o distruggono strutture o veicoli e feriscono o uccidono operatori sanitari e pazienti.

Fonte: https://ec.europa.eu/italy

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