Giornata internazionale dei migranti: dichiarazione congiunta della Commissione europea e dell’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza

In occasione della Giornata internazionale dei migranti, l’Alto rappresentante e la Commissione europea hanno rilasciato la seguente dichiarazione:

“Ogni anno circa 2 milioni di persone si stabiliscono nell’Unione europea e circa 1 milione di persone emigrano dall’UE per stabilirsi altrove. La migrazione è sempre stata parte integrante della nostra identità europea, e lo sarà sempre.

Nel corso dei secoli, ha influenzato le nostre società, arricchito le nostre culture, contribuito al nostro sviluppo economico e plasmato molte vite. Se gestita bene, la migrazione può essere una fonte di prosperità, innovazione e sviluppo sostenibile. Ciò implica, tra l’altro, tutelare i diritti delle persone, definire norme chiare ed eque in materia di asilo e migrazione, ridurre al minimo gli sfollamenti forzati, promuovere l’integrazione e far fronte alle necessità delle comunità di accoglienza.

In occasione della Giornata internazionale dei migranti, l’Unione europea riafferma il suo forte impegno a difendere la dignità e i diritti umani di tutti i migranti. I migranti apportano valore alle nostre economie e società, e noi ci adoperiamo per garantire che la migrazione avvenga in modo sicuro, legale e gestito correttamente.

Nel quadro della risposta globale dell’Unione europea alla pandemia di coronavirusCerca le traduzioni disponibili del link precedenteEN•••, abbiamo concentrato gli sforzi sul sostegno alle popolazioni vulnerabili, come i migranti, le vittime di sfollamenti forzati e le loro comunità di accoglienza in tutto il mondo, e continueremo a farlo.

La gestione della migrazione richiede cooperazione e impegno, solidarietà e condivisione delle responsabilità a livello globale. L’Unione europea segue un approccio globale, equilibrato e cooperativo, opera in partenariato con i paesi di origine, di transito e di destinazione, con le organizzazioni regionali e multilaterali, nonché con la società civile, le organizzazioni dei migranti e le comunità di migranti espatriati. Intendiamo inoltre massimizzare i benefici della migrazione in termini di sviluppo, sfruttare il potenziale delle rimesse e operare a stretto contatto con le organizzazioni delle comunità di espatriati.

Lo scorso settembre abbiamo proposto un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo per l’Unione europea che mira ad istaurare una governance comune della migrazione a livello dell’Unione e prevede solidarietà e equa ripartizione delle responsabilità, procedure più efficaci, maggiore impegno a sviluppare percorsi per la migrazione legale, migliorare l’integrazione e affrontare la migrazione irregolare.

Nell’ambito del nuovo patto, ci impegniamo ad approfondire la nostra cooperazione con i paesi partner. Migliorare le opportunità economiche, rafforzare la lotta contro i trafficanti di esseri umani e i passatori che traggono vantaggio dalla disperazione e mettono in pericolo migliaia di vite umane, migliorare le procedure di riammissione e di reinserimento dei migranti sono tutti elementi di partenariati vasti e mirati in cui siamo già impegnati e che cerchiamo di rafforzare.”

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