Lavoratori distaccati, crisi migratoria, futuro dell’Europa, bilancio a lungo termine dell’UE, economia digitale e molto altro al Parlamento europeo nel primo semestre del 2018.
Leggi l’articolo per ripercorrere tutti i momenti salienti e gli argomenti principali trattati nei primi sei mesi dell’anno, compresi il conto alla rovescia per le elezioni europee del 2019, Brexit ed economia circolare.
Secondo un sondaggio Eurobaromentro pubblicato il 23 maggio, a un anno esatto dalle elezioni europee del 23-26 maggio 2019, la metà dei cittadini europei è interessata alle elezioni europee.
A giugno il Parlamento ha approvato la riduzione del numero dei seggi nel dopo Brexit da 751 a 705. 27 dei 73 seggi del Regno Unito verranno redistribuiti tra gli altri paesi, 46 seggi verranno invece tenuti da parte per le future adesioni.
Gli eurodeputati continuano a sostenere una linea dura nei confronti della Brexit. A marzo hanno lanciato un appello per tradurre gli impegni congiunti su temi come diritti dei cittadini, obblighi finanziari e confine irlandese in un accordo disciplinato di recesso dall’UE, da concludere obbligatoriamente prima di un eventuale periodo di transizione. Guarda il video per ulteriori informazioni sul ruolo del Parlamento nei negoziati per la Brexit.
La crisi migratoria è al centro del dibattito europeo. Il Parlamento ha insistito per velocizzare la procedura di valutazione delle richieste di asilo. La proposta degli eurodeputati prevede l’istituzione di una procedura comune che eviti la tendenza dei migranti a scegliere in quale paese fare richiesta e assicuri maggiore uniformità nella procedura di valutazione delle domande di asilo in tutta l’UE.
A maggio il Parlamento ha approvato una nuova riforma dei lavoratori distaccati grazie alla quale vengono garantiti gli stessi diritti e salari dei lavoratori autoctoni. Lo scopo della riforma è quello di tutelare maggiormente i lavoratori distaccati e assicurare parità di condizioni tra le imprese locali e quelle che distaccano i lavoratori. Consulta i numeri dei lavoratori distaccati nell’UE e i punti principali della riforma.
All’inizio dell’anno gli eurodeputati hanno dato il via a un ciclo di dibattiti con i capi di stato e di governo dell’UE sul futuro dell’Europa. Fino ad oggi otto leader politici si sono presentati davanti al Parlamento riunito in plenaria per presentare la propria visione sul futuro dell’Europa con gli eurodeputati, tra cui il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron che ha dichiarato: “il Parlamento europeo è, a mio parere, la sede della legittimità dell’Europa, della sua responsabilità e quindi della sua vitalità”. Controlla il calendario dei prossimi dibattiti e rivedi gli interventi passati.
La questione dei finanziamenti futuri è fondamentale per l’UE. A maggio il Parlamento ha chiesto all’UE di rilanciare la ricerca e sostenere i giovani e le piccole imprese nel prossimo bilancio a lungo termine per il periodo 2021-2017.
Tra le priorità del Parlamento in questa prima parte dell’anno vi è stata la questione della zona Schengen. Il Parlamento ha lanciato un appello al Consiglio affinché Romania e Bulgaria possano entrare a far parte dello spazio senza frontiere e ha appoggiato il piano della Commissione europea per ripristinare la libera circolazione, dopo la reintroduzione da parte di alcuni stati membri dei controlli alle frontiere come risposta al flusso di rifugiati verso l’UE del 2015 e dopo gli attacchi terroristici in Europa.
Il Parlamento si è impegnato per promuovere nell’UE la costruzione di un mercato unico digitale attraverso l’approvazione di misure per eliminare gli ostacoli sugli acquisti transfrontalieri, aumentare la trasparenza dei prezzi delle spedizioni transfrontaliere e facilitare la libera circolazione dei dati non personali. L’UE assicura al contempo la protezione dei dati personali grazie all’entrata in vigore a maggio del regolamento generale sulla protezione dei dati (dall’inglese GDPR, General Data Protection Regulation).
Il 18 aprile il Parlamento in seduta plenaria ha adottato il pacchetto sull’economia circolare in linea con gli obiettivi di sostenibilità dell’UE entro il quale vengono stabiliti i nuovi obiettivi giuridicamente vincolanti e precise scadenze per quanto riguarda il riciclaggio dei rifiuti e la riduzione dello smaltimento in discarica. Scopri di più sul modello di produzione e consumo basato su condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti per estendere il ciclo di vita dei prodotti.
Il Parlamento è in prima linea nella lotta al cambiamento climatico. Nel mese di aprile gli eurodeputati hanno approvato un nuovo regolamento a integrazione del regolamento sulla condivisione dello sforzo che definisce gli obiettivi nazionali vincolanti di riduzione delle emissioni di gas serra per ciascuno stato membro dell’UE.
Le emissioni di gas serra provenienti da settori quali trasporti, edilizia, agricoltura e rifiuti verranno ridotte del 30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005.