La Commissione propone una normativa provvisoria per consentire ai servizi di comunicazione di continuare a individuare gli abusi sessuali sui minori online

Oggi (10/09/2020, ndr) la Commissione propone un regolamento provvisorio per garantire che i fornitori di servizi di comunicazione online possano continuare a individuare e denunciare gli abusi sessuali sui minori online e a rimuovere il materiale pedopornografico.

Questa misura provvisoria è necessaria perché, con la piena applicazione dal 21 dicembre 2020 del codice europeo delle comunicazioni elettroniche, alcuni servizi di comunicazione online, come i servizi di webmail o di messaggistica, rientreranno nell’ambito di applicazione della direttiva e-privacy, che non contiene una base giuridica esplicita per il trattamento su base volontaria dei dati sui contenuti o sul traffico al fine di individuare gli abusi sessuali sui minori online, e di conseguenza i fornitori dovrebbero interrompere queste attività a meno che gli Stati membri non adottino misure nazionali specifiche. 

La proposta di oggi consentirà ai servizi di comunicazione online di continuare le loro attività di individuazione degli abusi sessuali sui minori online. Il regolamento proposto offre garanzie di tutela della privacy e di protezione dei dati personali. Il suo ambito di applicazione si limita a consentire la prosecuzione delle attività su base volontaria, nel rispetto del regolamento generale sulla protezione dei dati, e il trattamento dei dati sarà limitato a quanto necessario per individuare e segnalare i casi sospetti. 

Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, ha dichiarato: “La legislazione proposta oggi è un esempio di come la nostra strategia sull’Unione della sicurezza colleghi le dimensioni della realtà online e offline per proteggere i cittadini europei dai reati. La protezione dei minori dagli abusi sessuali online è una priorità della strategia.” Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha aggiunto: “Così come non lasceremmo mai i minori da soli in un vicolo scuro, non possiamo lasciarli esposti ai predatori online. Abbiamo bisogno di un quadro giuridico proporzionato e di tecnologie affidabili per combattere efficacemente gli abusi sessuali sui minori online, in linea con i nostri valori.” Ylva Johansson, Commissaria per gli Affari interni, ha dichiarato: “Lo scambio online di materiale pedopornografico innesca una catena viziosa di atti criminali. La proposta di oggi garantisce che gli sforzi su base volontaria dei fornitori di servizi di comunicazione online per segnalare responsabilmente gli abusi possano continuare.” 

Queste attività su base volontaria sono importanti per consentire l’identificazione e il salvataggio delle vittime, riducendo l’ulteriore diffusione del materiale pedopornografico e contribuendo all’identificazione e al perseguimento degli autori dei reati e alla prevenzione dei reati. Spetta ora al Parlamento europeo e al Consiglio adottare la proposta, che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2025.

Torna in alto