La consultazione sui contenuti illegali online rimarrà aperta fino al 25 luglio.
In seguito alla raccomandazione della Commissione presentata a marzo e volta ad intensificare ulteriormente la lotta a qualsiasi forma di contenuto illegale, compresi i contenuti terroristici, l’incitamento all’odio e alla violenza, il materiale pedopornografico, i prodotti contraffatti e le violazioni del diritto d’autore, la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica aperta.
I partecipanti sono invitati a condividere la propria esperienza e le sfide affrontate relativamente alla diffusione e al rilevamento di contenuti illegali online. La consultazione mira a raccogliere informazioni sulle percezioni e le opinioni in merito all’efficacia delle misure volontarie di lotta ai contenuti illegali online e sull’eventuale necessità di nuove iniziative da parte della Commissione in questo ambito. La consultazione è destinata soprattutto ai cittadini, ma anche alle piattaforme online e agli altri prestatori di servizi di hosting online, nonché alle organizzazioni che rilevano e segnalano i contenuti illegali, alle organizzazioni per la difesa dei diritti digitali, alle autorità competenti, alle autorità incaricate dell’applicazione della legge, ai governi nazionali e alle università.
Il 28 settembre 2017 la Commissione ha adottato una comunicazione recante orientamenti sulle responsabilità dei prestatori di servizi online per quanto riguarda i contenuti illegali online, che è stata seguita il 1° marzo 2018 da una raccomandazione su misure operative per contrastare efficacemente i contenuti illegali online. La Commissione ha pubblicato una valutazione d’impatto iniziale e sta raccogliendo testimonianze sull’efficacia delle misure volontarie e sull’entità del problema. Entro la fine del 2018 la Commissione esaminerà eventuali misure supplementari per aumentare l’efficacia della lotta ai contenuti illegali online.
Una scheda informativa è disponibile qui. La consultazione pubblica sui contenuti illegali online rimarrà aperta fino al 25 luglio e vi si può accedere qui.
Fonte: https://ec.europa.eu/italy