Secondo gli ultimi dati OCSE/DAC(link is external), nonostante una lieve flessione rispetto all’anno precedente, l’Unione europea e i suoi Stati membri si confermano il principale fornitore mondiale di aiuti pubblici allo sviluppo (APS), con 75,7 miliardi di euro complessivi nel 2017, pari allo 0,50% del reddito nazionale lordo (RNL) dell’UE e ben al di sopra della media dello 0,21% dei membri non UE del Comitato di aiuto allo sviluppo (CAS).
Nel 2017 l’APS totale è diminuito rispetto al 2016 passando da 131 miliardi a 130 miliardi di euro, di cui il 57% era costituito dall’APS collettivo dell’UE.
Il Commissario per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo Neven Mimica ha dichiarato: “L’UE e i suoi Stati membri continuano a fornire oltre la metà degli aiuti pubblici allo sviluppo a livello mondiale, investendo in persone, società e istituzioni più forti. Sono tuttavia molto preoccupato per la diminuzione dell’APS collettivo dell’UE e degli aiuti allo sviluppo a livello mondiale. Per realizzare uno sviluppo sostenibile è necessario uno sforzo collettivo costante. Sappiamo di dover fare di più. In quanto principale donatore mondiale di APS, l’UE deve dar prova di leadership e responsabilità.”
L’UE e i suoi Stati membri sono da sempre in prima linea nell’impegno mondiale per il finanziamento dello sviluppo. Dal 2015, anno di adozione del programma d’azione di Addis Abeba e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, gli aiuti collettivi dell’UE sono aumentati di 7,8 miliardi di euro, ovvero del 12%, mentre il rapporto APS/RNL è aumentato del 6%, a sostegno degli sforzi dell’UE e dei suoi Stati membri volti a promuovere la prosperità, la pace e lo sviluppo sostenibile a livello mondiale.
Un comunicato stampa e un memo sono disponibili online.
Fonte: https://ec.europa.eu/italy