Matera 2019: l’anno straordinario della Capitale europea della cultura

Matera, «una città bellissima, pittoresca e impressionante». Così la descrive Carlo Levi nel suo libro più famoso, “Cristo si è fermato a Eboli”. La magia di questa città non ha stregato solo Levi, nei secoli la vista dei Sassi arrampicati in vicoli suggestivi ha ammaliato artisti, scrittori e registi cinematografici.

Artisti che hanno anche aiutato Matera in quei processi di riscoperta e di redenzione che seguirono lo stato di abbandono in cui versava negli anni ’50. Matera oggi vanta due primati: è la prima città nel Sud a guadagnarsi nel 1993 il sigillo di Patrimonio dell’Umanità Unesco ed è sempre la prima città del Sud a diventare Capitale europea della cultura, nel 2019.

La prima Capitale europea della cultura fu, nel 1985, Atene. Il progetto nasceva quell’anno proprio per volere dell’allora Ministro greco della cultura, l’attrice e cantante ellenica Melina Mercouri, che aveva spinto per un programma che rafforzasse i legami culturali all’interno dell’Unione europea.

Matera è stata nominata Capitale europea della cultura quest’anno, insieme alla città bulgara Plovdiv. Le prossime, nel 2020, saranno Rijeka, in Croazia, e Galway, in Irlanda.

Gli obiettivi dell’iniziativa erano e sono sia etici che pratici. Mettere in luce la ricchezza e la diversità delle culture in Europa, celebrare le caratteristiche condivise, accrescere il senso di appartenenza dei cittadini europei e promuovere la cultura come strumento di sviluppo della città. Nel concreto, infatti, le città designate hanno riscontrato una crescita economica (per ogni euro investito almeno 6 di ritorno per l’economia locale), hanno giovato di visibilità internazionale, sviluppato connessioni e partnership a livello europeo.

Il bilancio dei risultati ottenuti quest’anno a Matera è più che positivo. I dati, rilevati nel luglio scorso, parlano di 450 eventi, con il 40% di artisti di altri Paesi europei. Oltre diecimila persone hanno partecipato all’organizzazione e 50mila alla cerimonia inaugurale.

In tutto questo, è centrale l’investimento fatto dall’UE. Proprio per il ruolo chiave conquistato da Matera con questa nomina, grazie ai programmi “POR Fesr Basilicata 2007-2013 e “POR Fesr Basilicata per il 2014-2020”, sono stati spesi dalla Regione nella cittadina lucana 126 milioni e 270 mila euro, quasi 86 milioni dei quali provengono dai fondi europei (in particolare, il Fondo europeo di sviluppo regionale). Soldi che sono stati speso sul territorio per migliorare le infrastrutture, ristrutturare il patrimonio culturale, erogare servizi pubblici e sostenere gli imprenditori locali. Un esempio particolarmente importante a livello culturale è senz’altro il restauro della Cattedrale di Matera, riaperta al pubblico dopo 10 anni di chiusura. Sono stati investiti 3 milioni di euro, coinvolgendo 16 imprese locali, con un ritorno per il tessuto economico di circa 2,5 milioni di euro. Ma il restauro della Cattedrale non è il solo esempio. Sono stati investiti 12 milioni di fondi UE per interventi infrastrutturali su Piazza della Visitazione (inclusa la Stazione di Matera), 6 milioni per migliorare i trasporti regionali, 3 milioni di euro per il restauro del Teatro Duni e ben ben 44 milioni di incentivi agli imprenditori locali.

Maggiori informazioni

Il sito ufficiale di Matera 2019

Il sito del programma “POR FESR Basilicata” gestito dalla Regione

Il sito ufficiale dell’iniziativa “Capitale europee della cultura”

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