
La Commissione europea ha pubblicato orientamenti dettagliati su come gli aiuti umanitari collegati al coronavirus possano essere inviati a paesi e zone del mondo soggetti a sanzioni dell’UE.
La Commissione europea ha pubblicato orientamenti dettagliati su come gli aiuti umanitari collegati al coronavirus possano essere inviati a paesi e zone del mondo soggetti a sanzioni dell’UE.
La nota di orientamento sulla Siria è la prima di una serie completa di domande e risposte che mirano a fornire orientamenti pratici su come rispettare le sanzioni dell’UE quando si forniscono aiuti umanitari, in particolare assistenza medica, per combattere la pandemia di coronavirus. Chiarendo le responsabilità e i processi per la fornitura degli aiuti, questa nota intende agevolare il compito degli operatori umanitari in Siria. Dovrebbe accelerare l’inoltro di attrezzature e assistenza per combattere la pandemia di coronavirus in Siria. La nota è rivolta a tutti i soggetti coinvolti nella fornitura di aiuti umanitari, quali le autorità competenti degli Stati membri dell’UE, che gestiscono l’applicazione delle sanzioni dell’UE, e gli operatori pubblici e privati (donatori, ONG, banche e altri attori coinvolti nelle attività umanitarie), che devono rispettare le sanzioni dell’UE quando forniscono assistenza.
Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo per Un’economia al servizio delle persone, ha dichiarato: “La pandemia di coronavirus non conosce frontiere. Solo insieme possiamo proteggere le persone più vulnerabili da questo virus e dalle sofferenze che comporta. La Commissione europea è pronta a fare tutto ciò che è in suo potere per rispondere alle domande degli operatori umanitari riguardo le loro attività in paesi o zone soggette a sanzioni. L’assistenza umanitaria può raggiungere coloro che ne hanno bisogno, anche in presenza di sanzioni. Le due cose non sono incompatibili.“
Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza/Vicepresidente per un’Europa più forte nel mondo, ha dichiarato: “Le sanzioni non dovrebbero ostacolare o impedire l’invio di attrezzature e forniture essenziali per la lotta mondiale contro la pandemia di coronavirus. Le sanzioni dell’UE prevedono pertanto deroghe umanitarie e sono pienamente in linea con tutti gli obblighi previsti dal diritto internazionale. Dobbiamo garantire un’assistenza tempestiva ed evitare conseguenze negative per le popolazioni in zone colpite da conflitti, sulle quali grava già un peso enorme.”
Janez Lenarčič, Commissario responsabile per la gestione delle crisi, ha dichiarato: “Le sanzioni non dovrebbero impedire la fornitura di assistenza umanitaria, compresa l’assistenza medica, in linea con il diritto internazionale umanitario. Fornire chiarezza costituisce un passo in avanti per affrontare le numerose sfide che gli operatori umanitari si trovano ad affrontare quando forniscono assistenza sul campo in contesti quali la Siria.”
La lotta contro la pandemia di coronavirus è una sfida senza precedenti che richiede unità, cooperazione, solidarietà e compassione a livello mondiale. Sebbene nessun paese sia risparmiato, le complesse situazioni politiche o economiche e i conflitti in corso in alcune zone del mondo possono solo aggravare gli effetti devastanti della pandemia sulla loro popolazione.
Per ulteriori informazioni
Le sanzioni dell’UE sono uno strumento di politica estera e sono intese a sostenere valori universali quali il mantenimento della pace, il rafforzamento della sicurezza internazionale, il consolidamento e il sostegno della democrazia, il diritto internazionale e i diritti umani. Esse si concentrano sui soggetti le cui azioni mettono in pericolo questi valori, evitando nel contempo conseguenze negative per la popolazione civile. I diversi regimi sanzionatori dell’UE attualmente in vigore sono circa 40.
Nel quadro del ruolo di custode dei trattati della Commissione, spetta al Vicepresidente esecutivo Dombrovskis monitorare l’applicazione delle sanzioni economiche e finanziarie dell’UE in tutta l’Unione. Egli deve inoltre, in stretta cooperazione con l’Alto rappresentante/Vicepresidente Borrell elaborare proposte per rafforzare la resilienza dell’UE alle sanzioni extraterritoriali da parte di paesi terzi, assicurando nel contempo che le sanzioni siano applicate in modo da tenere conto delle esigenze degli operatori umanitari.
Il rispetto da parte dell’UE degli obblighi internazionali pertinenti e la sua politica fondata su misure mirate sono alla base di un sistema di eccezioni che possono includere la fornitura di assistenza umanitaria e attività umanitarie, compresa l’assistenza medica. A seconda degli interventi previsti e delle restrizioni esistenti in ciascun caso, gli operatori umanitari possono dover chiedere un’autorizzazione preventiva per esportare determinate merci in paesi oggetto di sanzioni. Tali autorizzazioni sono rilasciate dalle autorità competenti di ciascuno Stato membro.
La nota orientativa è uno strumento che contribuisce a rispondere a una serie di domande rivolte alla Commissione sia da donatori, ONG, banche e altri attori coinvolti nelle attività umanitarie sia dalle autorità nazionali. Le domande si riferiscono alle esportazioni e ai pagamenti per dispositivi di protezione, medicinali, attrezzature mediche o fornitura di assistenza medica alla popolazione bisognosa in aree soggette a sanzioni dell’UE.
In questo modo la Commissione intende agevolare il compito degli operatori umanitari che lottano contro la pandemia di coronavirus in Siria. La Commissione si propone di aggiornare gli orientamenti con ulteriori informazioni riguardanti altri paesi soggetti a sanzioni dell’UE, quali Yemen, Somalia, Corea del Nord e altri.
La Commissione sta inoltre collaborando strettamente con gli Stati membri per garantire che, nel contesto attuale, le procedure nazionali siano trasparenti e facilmente accessibili per gli operatori umanitari dell’intera UE.
Nota di orientamento