
La Commissione europea ha presentato oggi un Libro verde con cui dà a vvio a un dibattito politico generale sulle sfide e le opportunità insite in una società europea che invecchia e nel quale descrive gli effetti che questa marcata tendenza demografica produrrà sull’economia e sulla società europee.
Con il Libro verde la Commissione invita gli europei a esprimersi sulle opportune risposte a questa tendenza partecipando a una consultazione pubblica che resterà aperta 12 settimane.
Dubravka Šuica, Vicepresidente per la Democrazia e la demografia, ha dichiarato: “Viviamo più a lungo delle generazioni che ci hanno preceduto, e in migliore salute: è uno dei successi e dei punti di forza della nostra economia sociale di mercato, ma anche l’origine di nuove sfide e nuove opportunità che non possiamo trascurare. Il Libro verde dà avvio a un dibattito sul modo in cui sfruttare al meglio le potenzialità di una popolazione che invecchia, coi propulsori d’innovazione che comporta e con le risposte che esige dalla politica.”
Il Libro verde inquadra il dibattito sull’invecchiamento della popolazione indicando velocità e portata dell’evoluzione demografica nella società europea, di cui rileva gli effetti sulle diverse politiche evidenziando nel contempo le domande che dobbiamo necessariamente porci al riguardo. Sono contemplati tutti gli aspetti, dalla promozione di stili di vita sani e dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita al rafforzamento dei sistemi sanitari e assistenziali per rispondere ai bisogni di una popolazione più anziana. Il Libro verde pone in risalto la necessità di convogliare più persone nella forza lavoro e le possibilità di creare occupazione e vaglia gli effetti dell’invecchiamento demografico in termini di carriera, benessere, pensioni, protezione sociale e produttività degli europei.
Il Libro verde considera l’intero arco della vita, poiché l’invecchiamento demografico produce un impatto universale su tutte le generazioni e in tutte le fasi della vita. Rileva così l’importanza di trovare il giusto equilibrio tra soluzioni sostenibili per i regimi di protezione sociale e rafforzamento della solidarietà intergenerazionale.
Nei prossimi decenni la popolazione di anziani nell’UE aumenterà: gli ultrasessantacinquenni sono oggi il 20 % della popolazione, si prevede che salgano al 30 % entro il 2070; gli ultraottantenni dovrebbero più che raddoppiare nello stesso lasso di tempo, venendo a costituire il 13 % della popolazione entro il 2070. Le previsioni indicano inoltre un aumento del numero di persone potenzialmente bisognose di assistenza a lungo termine che, nell’UE a 27, passerà dai 19,5 milioni del 2016 a 23,6 milioni nel 2030, per toccare 30,5 milioni nel 2050.
Prossime tappe
La consultazione pubblica che prende avvio oggi è aperta ai cittadini e alle organizzazioni interessati di tutti gli Stati membri, compreso a livello regionale e locale. Le risposte alla consultazione concorreranno a stabilire di quale sostegno necessitino le persone e le regioni e comunità in cui vivono. Aiuteranno la Commissione a vagliare le possibili risposte politiche con cui appoggiare gli Stati membri e le regioni nelle iniziative intraprese in risposta all’invecchiamento demografico.
Contesto
Con l’attuale Commissione la demografia è assurta a priorità nell’agenda politica dell’UE. Nella relazione sull’impatto dei cambiamenti demografici del giugno 2020 la Commissione ha rilevato che negli ultimi cinque decenni l’aspettativa di vita alla nascita è aumentata di circa 10 anni tanto per gli uomini quanto per le donne. Il Libro verde sull’invecchiamento demografico è il primo risvolto concreto di tale relazione e segna l’avvio di un dibattito sulle principali questioni collegate all’invecchiamento demografico in Europa. La prospettiva a lungo termine per le zone rurali che gli farà seguito analizzerà fra l’altro la questione dello spopolamento.
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