La Commissione europea pubblica la sua terza relazione sulla lotta alla corruzione nel settore privato.
Dalla relazione della Commissione emerge che molti Stati membri hanno intensificato gli sforzi per modificare la legislazione nazionale, allineando le sanzioni per i reati di corruzione alle norme minime stabilite nella decisione quadro del Consiglio. La valutazione della Commissione si è concentrata sugli sforzi compiuti dagli Stati membri al fine di configurare come reato vari aspetti della corruzione attiva e passiva nel settore privato, penalizzare l’istigazione alla corruzione e le attività di favoreggiamento e applicare sanzioni giuridiche alle persone fisiche. Deve continuare il lavoro volto ad applicare le misure e a eliminare eventuali limitazioni della portata della decisione, ad esempio l’omissione dei soggetti senza scopo di lucro o l’indicazione di determinate condizioni in cui il reato può essere commesso. La Commissione continuerà in ogni caso a sostenere gli Stati membri nei loro sforzi per recepire, applicare e far rispettare la legislazione dell’UE nel campo della lotta alla corruzione. La relazione è disponibile online.