L’Unione europea adotta oggi nuovi programmi e progetti per un valore totale di 467 milioni di € nell’ambito del Fondo fiduciario d’emergenza per l’Africa.
L’UE continua a onorare il proprio impegno volto a fornire assistenza ai migranti e ai rifugiati in condizioni di vulnerabilità e a combattere le cause profonde della migrazione irregolare. Le nuove misure di sostegno nella regione del Sahel/Lago di Ciad e nel Corno d’Africa promuoveranno la stabilità, la crescita e l’occupazione, soprattutto per i giovani e i gruppi vulnerabili.
Le misure integrano le iniziative bilaterali e multilaterali attualmente in corso, ad esempio tramite la task force comune dell’Unione africana, dell’Unione europea e delle Nazioni Unite. I fondi supplementari stanziati oggi permetteranno di continuare a prestare assistenza di prima necessità e anche, a titolo prioritario, di accelerare i reinsediamenti dei rifugiati provenienti dal Niger.
L’Alta rappresentante/Vicepresidente Federica Mogherini ha dichiarato: “Continuiamo a impegnarci per salvare vite umane, provvedere a rimpatri in condizioni sicure e dignitose e a vie di accesso legali e ad affrontare le cause profonde della migrazione creando occupazione e crescita. Insieme con l’UNHCR abbiamo proceduto all’evacuazione di 1 287 rifugiati dalla Libia in Niger, che devono ora essere reinsediati in tempi rapidi. Con l’OIM, abbiamo aiutato 22 000 persone a tornare nel proprio paese d’origine e fornito assistenza ai fini del reinserimento. Con i nuovi impegni assunti oggi consolideremo i nostri interventi per gestire la mobilità delle persone, in maniera umana, dignitosa e sicura, insieme con i nostri partner”.
Il Commissario UE per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo Neven Mimica ha dichiarato: “La maggior parte dell’attuale pacchetto di aiuti di 467 milioni di € sarà destinata a migliorare le opportunità di occupazione, soprattutto per i giovani. I problemi però rimangono e le risorse del Fondo fiduciario si stanno esaurendo. Se vogliamo continuare a prestare assistenza di prima necessità, occorrono contributi supplementari degli Stati membri dell’UE e di altri donatori”.
Le misure adottate oggi riguardano i seguenti settori.
Protezione e assistenza alle persone che si spostano
Grazie alla collaborazione dell’Unione europea con l’UNHCR 1 287 rifugiati hanno potuto finora essere evacuati dalla Libia in Niger mediante il meccanismo di transito di emergenza e 108 persone hanno potuto essere reinsediate in Europa. In parallelo, in collaborazione con l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, 22 000 migranti bloccati lungo le rotte hanno beneficiato di aiuti al rimpatrio volontario nel loro paese, dove ricevono un sostegno al reinserimento. Oggi l’UE mobilita un importo supplementare di 70 milioni di €, di cui 10 milioni di € destinati a sostenere l’accelerazione dei reinsediamenti nell’ambito del meccanismo di transito di emergenza dell’UNHCR e 60 milioni di € per garantire che l’OIM possa continuare a prestare assistenza al rimpatrio volontario e al reinserimento. In Kenya un approccio innovativo per guidare lo sviluppo del settore promuoverà una migliore integrazione economica dei rifugiati e sosterrà l’attuazione del quadro globale di risposta per i rifugiati(link is external). Un sostegno regionale supplementare di 20 milioni di € aiuterà i paesi del Corno d’Africa a elaborare e attuare politiche in materia di rimpatrio e reinserimento sostenibili e fondate sui diritti.
Rafforzare la stabilità e la resilienza delle popolazioni locali e migliorare la gestione della migrazione
Il consolidamento della stabilità e il sostegno alla resilienza delle popolazioni locali costituiscono uno dei pilastri dell’approccio integrato dell’UE. Nel Mali centrale saranno realizzate iniziative per un importo pari a 10 milioni di € destinate a interventi in materia di sicurezza, in un contesto in cui quest’ultima si sta rapidamente deteriorando, al fine di incrementare la fiducia tra le forze di sicurezza del Mali e la popolazione locale. Altre iniziative promuoveranno la prevenzione dei conflitti, favoriranno la sicurezza alimentare nel Sud Sudan e miglioreranno le conoscenze sul problema della malnutrizione in Sudan. Gli aiuti in Sudan permetteranno inoltre agli operatori umanitari e dello sviluppo di accedere a zone difficilmente raggiungibili. A Capo Verde e in Guinea Bissau nuove misure contribuiranno a predisporre un sistema affidabile di stato civile e di rilascio di documenti, permetteranno ai cittadini di beneficiare di una maggiore mobilità e sicurezza dei documenti e di un migliore accesso ai diritti.
Opportunità economiche per i giovani
Offrire ai giovani opportunità di lavoro sostenibili è fondamentale per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare. Le nuove iniziative sosterranno lo sviluppo delle competenze e della formazione professionale dei giovani al fine di contribuire a migliorare le opportunità di lavoro, per esempio in Etiopia, Nigeria o nella Gambia. In Sudan un nuovo progetto di aiuto consentirà di rafforzare le competenze professionali dei giovani e di aiutarli a creare e a far crescere imprese grazie ad azioni di formazione. Come tutte le forme di assistenza UE nel Sudan, il progetto, destinato ai gruppi svantaggiati, come i rifugiati e gli sfollati interni, sarà attuato da partner di fiducia.
Al fine di garantire un monitoraggio continuo dell’efficacia dei programmi del Fondo fiduciario per l’Africa, il finanziamento dei sistemi specifici di monitoraggio e di apprendimento è stato raddoppiato, passando da 2 milioni di € a 4 milioni di €.
Contesto
Il Fondo fiduciario di emergenza dell’UE per l’AfricaCerca le traduzioni disponibili del link precedenteEN••• è stato istituito nel 2015 al fine di affrontare le cause profonde di instabilità, migrazione irregolare e trasferimenti forzati. Le risorse attualmente assegnate al Fondo sono pari a 3,4 miliardi di € e provengono dalle istituzioni dell’UE, dagli Stati membri dell’UE e da altri donatori.
Il sostegno che viene stanziato oggi si aggiunge ai 147 programmi precedentemente approvati (Africa settentrionale, regione del Sahel e del Lago Ciad e Corno d’Africa), per un valore complessivo di 2 594 milioni di €, ripartiti come segue: Sahel/Lago Ciad: 1 293 milioni di € (79 programmi); Corno d’Africa: 820,3 milioni di € (50 programmi); Nord Africa: 335 milioni di € (14 programmi). Tale importo comprende anche 4 programmi transregionali (per un importo pari a 145,1 milioni di €).
Per ulteriori informazioni
Iniziativa congiunta UE-OIM per la protezione e il reinserimento dei migranti
Fondo fiduciario di emergenza dell’UE per l’Africa
Fonte: https://ec.europa.eu/italy