L’iniziativa Capitali europee della cultura, nata nel 1985, celebra nel 2020 i suoi 35 anni.
Dal 1° gennaio 2020 il titolo di Capitale europea della cultura sarà detenuto per un anno da Rijeka (Croazia) e Galway (Irlanda).
“Grazie al titolo di Capitale europea della cultura, Rijeka e Galway potranno sfruttare appieno le potenzialità offerte dalla cultura per arricchire la nostra esperienza di vita e avvicinare le nostre comunità”, ha affermato il Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo Margaritis Schinas. “Promuovere la cultura come elemento fondamentale del nostro stile di vita ha molti effetti positivi sulla società, favorendo l’inclusione sociale, l’integrazione e la crescita economica. Consente alle persone di vivere nuove esperienze, di acquisire competenze e di avere l’opportunità di partecipare alla vita sociale rendendo le nostre società più eque e inclusive. Auguro alle due città ogni successo in questa impresa.”
Salutando l’annuncio ufficiale, la Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani Mariya Gabriel ha aggiunto: “L’iniziativa della Capitale europea della cultura fa incontrare le persone e mette in evidenza il ruolo che la cultura svolge nel promuovere i valori su cui si fonda l’Unione europea: diversità, rispetto, tolleranza e apertura. Per avere successo, una Capitale della cultura deve essere inclusiva e significativa per i suoi cittadini. E deve anche essere aperta al mondo, dimostrando la volontà dell’Unione europea di promuovere la cultura come forza propulsiva della pace e della comprensione reciproca a livello globale, e nel contempo apportando benefici socioeconomici duraturi alla sua regione. Non vedo l’ora di poter visitare sia Rijeka che Galway e auguro loro ogni successo nel 2020.”
Le città che detengono il titolo di Capitale europea della cultura hanno la possibilità di migliorare la loro immagine, diventare più visibili, promuovere il turismo sostenibile e ripensare il loro sviluppo attraverso la cultura. Il titolo ha un impatto duraturo, non soltanto dal punto di vista culturale, ma anche in termini sociali ed economici.
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