Risposta globale al coronavirus: l’UE istituisce un ponte aereo umanitario

La Commissione europea ha istituito un ponte aereo umanitario dell’Unione per trasportare operatori umanitari e dotazioni di emergenza in risposta al coronavirus in alcune delle aree più critiche del mondo.

Oggi Janez Lenarčič, commissario per la Gestione delle crisi, è in viaggio sul primo volo per Bangui dove incontrerà S.E. Faustin-Archange Touadéra, Presidente della Repubblica centrafricana, e le organizzazioni umanitarie.

Il commissario Janez Lenarčič ha dichiarato: “Trascurare di proteggere una qualsiasi area del mondo oggi significa rendere noi tutti vulnerabili domani. Nell’ambito della risposta globale, l’UE aprirà un ponte aereo umanitario dedicato per fare arrivare gli aiuti nelle zone in cui le forniture scarseggiano a causa delle difficoltà nei collegamenti internazionali. Questa operazione può rappresentare un’ancora di salvezza per alcune delle comunità più vulnerabili del mondo.”

Il primo volo dell’UE, operato in collaborazione con la Francia e in partenza da Lione, trasporterà circa 60 operatori umanitari di varie ONG e 13 tonnellate di carichi umanitari. Nei prossimi giorni verranno effettuati due voli umanitari successivi per trasportare altre 27 tonnellate di forniture. Nel tragitto di ritorno, i voli del ponte aereo trasporteranno cittadini dell’Unione e altri passeggeri dalla Repubblica centrafricana nel quadro delle operazioni di rimpatrio.

Per le prossime settimane saranno programmati altri voli umanitari dell’UE, dando priorità ai paesi africani nei quali la pandemia potrebbe aggravare molte crisi umanitarie già esistenti.

Come funziona il ponte aereo umanitario

  • In uno sforzo congiunto con gli Stati membri, la Commissione ne finanzia i voli da e verso le destinazioni proposte, se possibile in coordinamento con i voli di rimpatrio in corso e agevolando la rotazione degli operatori umanitari.
  • Il personale delle amministrazioni nazionali, delle ONG o delle agenzie dell’ONU coinvolto nelle operazioni di aiuto può beneficiare dello strumento.
  • La Commissione finanzia il 100 % dei costi di trasporto, mentre i partner dell’UE rimangono responsabili dell’acquisto del materiale umanitario.

Contesto

La risposta globale dell’Unione europea al coronavirus segue l’approccio Team Europa, che attinge a contributi di tutte le istituzioni dell’UE e combina le risorse mobilitate dalle istituzioni finanziarie e dagli Stati membri dell’UE per affrontare le conseguenze umanitarie, sanitarie e di altro tipo della pandemia di coronavirus.

Gli aiuti umanitari si iscrivono nel rapporto di solidarietà di lunga data che lega l’Unione alle persone in stato di necessità della Repubblica centrafricana. Nel 2020 l’UE sostiene 15 nuovi progetti con un finanziamento complessivo di 15,2 milioni di €, destinato a fornire assistenza per sopperire alle vitali esigenze delle persone più vulnerabili. Dal 2014 la Repubblica centrafricana ha ricevuto assistenza umanitaria dall’Unione e dai suoi Stati membri per oltre 770 milioni di €.

Agli aiuti citati si sommano gli oltre 30 milioni di € mobilitati dall’UE per la risposta al coronavirus tramite i vari strumenti di cui dispone, quale il fondo fiduciario Bêkou, che contribuiscono a far fronte alle necessità impellenti della Repubblica centrafricana nei settori della salute e dei servizi idrici e igienico-sanitari, oltre a sostenere il bilancio dello Stato con un pagamento di sostegno anticipato.

Per ulteriori informazioni 

Risposta dell’UE al coronavirus – Gestione della crisi e solidarietà

Scheda informativa: Aiuti umanitari dell’UE nella Repubblica centrafricana

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