“..La violenza nei confronti delle donne è una grave violazione dei diritti umani, eppure è tuttora diffusa in tutto il mondo. L’idea che le molestie o le violenze inflitte alle donne siano normali e accettabili è sbagliata e deve cambiare. Spetta a tutti noi dire no, respingere apertamente gli atti di violenza o molestia, sostenere le vittime.
La violenza colpisce le donne dovunque: a casa, al lavoro, nelle scuole e nelle università, sulla strada, sui trasporti pubblici e su Internet. Può colpire qualunque donna, compromettendone il benessere generale e impedendole di partecipare pienamente alla società. Circa la metà delle donne nell’Unione europea è stata vittima di molestie verbali, fisiche o online. Secondo Eurostat, l’80% delle vittime della tratta nell’UE sono donne.
Nel mondo, ogni anno, si sposano circa 12 milioni di ragazze di età inferiore a 18 anni: una ogni due secondi. Le ragazze sposate spesso rimangono presto incinte, abbandonano la scuola e sono esposte a un rischio più elevato di violenza domestica rispetto alle donne che si sposano in età adulta. Oggi almeno 200 milioni di donne e ragazze hanno subito mutilazioni genitali, pratica tuttora in corso in circa 30 paesi. Le donne migranti sono particolarmente vulnerabili e più esposte ad abusi e violenze.
L’eliminazione della violenza contro le donne e le ragazze è al centro dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. È un primo passo verso la pace e la sicurezza globali, una condizione indispensabile per la promozione, la protezione e il rispetto dei diritti umani, l’uguaglianza di genere, la democrazia e la crescita economica.
L’Unione europea ha avviato azioni significative per porre fine una volta per tutte alla violenza contro donne e ragazze. Queste azioni stanno producendo risultati: le cose hanno cominciato a cambiare.
Negli ultimi due anni abbiamo fornito a più di 1,5 milioni di ragazze e donne servizi di protezione e cura in casi di mutilazioni genitali femminili. Tremila comunità, comprendenti 8,5 milioni di persone, hanno pubblicamente annunciato che avrebbero abbandonato questa pratica. Per combattere i matrimoni di minori, l’UE ha raggiunto più di 1,6 milioni di persone tramite iniziative volte a cambiare atteggiamenti e prassi riguardo ai diritti delle ragazze.
Le sfide globali richiedono soluzioni globali, per la cui formulazione e attuazione il modo migliore è collaborare strettamente con i nostri partner internazionali, in un autentico multilateralismo. Nel dicembre dello scorso anno, con l’OCSE, il Consiglio d’Europa e UN Women hanno concordato un’azione globale per combattere la violenza contro le donne. Stiamo intensificando la nostra cooperazione e abbiamo invitato i leader mondiali del settore pubblico e privato a partecipare a quest’azione globale potenziata per combattere tale violenza.
In collaborazione con le Nazioni Unite abbiamo avviato “Spotlight”, un’iniziativa globale pluriennale volta ad eliminare ogni forma di violenza contro donne e ragazze. Grazie a un investimento iniziale senza precedenti di 500 milioni di €, proteggiamo e diamo voce a queste donne e ragazze che, dopo essere state costrette al silenzio dalle loro società, ora desiderano farsi sentire. Guidiamo inoltre un’iniziativa globale, l'”Invito ad agire a favore della protezione dalla violenza di genere in situazioni di emergenza” , che riunisce quasi 80 operatori umanitari per favorire l’assunzione di responsabilità nella lotta contro la violenza fondata sul genere.
Lavoriamo anche per realizzare l’adesione dell’UE alla Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, che garantisce alle vittime il diritto alla protezione e al sostegno.
Dobbiamo finalmente eliminare la violenza basata sul genere. L’Unione europea continuerà a impegnarsi incessantemente per raggiungere questo obiettivo. Una vita senza violenza è un diritto fondamentale inalienabile: privare le donne e le ragazze della libertà significa privarne il mondo”.
Contesto
La violenza contro le donne e le ragazze è una delle violazioni dei diritti umani più diffuse e devastanti – ed è presente in tutto il mondo. Si calcola che un terzo delle donne e delle ragazze a livello mondiale subisca violenze nel corso della vita. Questa violenza è un ostacolo alla parità di genere, al diritto all’emancipazione di donne e ragazze e allo sviluppo in generale, oltre a compromettere la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
La Commissione europea gestisce la campagna “NON.NO.NEIN – Say no! Stop violence against women” attraverso la quale elargisce, dal 2016 alla fine del 2018, 15 milioni di € di finanziamenti a Stati membri, amministrazioni locali, professionisti del settore e organizzazioni della società civile in tutta Europa affinché intensifichino le loro attività e campagne per combattere la violenza contro le donne. Per concludere quest’anno di azioni mirate, la Commissione europea ospiterà a Bruxelles, il 4 dicembre 2018, una conferenza ad alto livello che riunirà rappresentanti degli Stati membri e delle organizzazioni internazionali con soggetti della società civile e attivisti.
L’iniziativa Spotlight, organizzata insieme alle Nazioni Unite, reagisce a tutte le forme di violenza contro donne e ragazze. Il 27-28 novembre la Commissione europea e UN Women terranno a Skopje un forum regionale per promuovere l’attuazione della Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna e della Convenzione di Istanbul nei Balcani occidentali e in Turchia. La Commissione sta inoltre completando una campagna regionale diretta a combattere e prevenire la violenza contro donne e ragazze nel Nord Africa e nel Medio Oriente. Attuata mediante un contratto di convenzione di 3,24 milioni di € per tre anni, l’iniziativa partirà nella primavera del 2019 e sosterrà attività di sensibilizzazione e istruzione.
Per ulteriori informazioni
Domande e risposte sulla violenza nei confronti delle donne
Fonte: https://ec.europa.eu/italy