Successo delle prime obbligazioni SURE dell’UE emesse dalla Commissione europea per il 2021

La Commissione europea ha emesso obbligazioni sociali per un valore di 14 miliardi di € a titolo dello strumento SURE dell’UE per contribuire a preservare i posti di lavoro e a proteggere i lavoratori. L’emissione comprendeva due obbligazioni, una da 10 miliardi di € con scadenza a giugno 2028 e una da 4 miliardi di € con scadenza a novembre 2050. Vi è stata una forte domanda da parte degli investitori, il che ha consentito ancora una volta alla Commissione di ottenere condizioni di prezzo assai favorevoli. Tali condizioni sono trasferite direttamente agli Stati membri dell’UE, che riceveranno in prestito importi maggiori delle somme che dovranno rimborsare.

Johannes Hahn, commissario europeo responsabile per il Bilancio e l’amministrazione, ha dichiarato: “Questa emissione ha dimostrato ancora una volta che nel mercato vi è un’enorme richiesta di obbligazioni dell’UE. Si tratta di un’eccellente notizia per noi emittenti. Ci dà fiducia sul fatto che riusciremo a completare con successo l’emissione di obbligazioni SURE e ad avviare il programma di assunzione e concessione di prestiti nell’ambito di Next Generation EU.”

PLACEHOLDER PER DETERMINAZIONE DEL PREZZO

Le banche cui si è appoggiata la Commissione europea per questa operazione (che hanno agito congiuntamente come banche capofila) sono Barclays, Commerzbank, Deutsche Bank, Goldman Sachs Bank Europe SE e Landesbank Baden-Württemberg (LBBW).

Si tratta della quarta emissione obbligazionaria nell’ambito del programma SURE dell’UE. Finora, grazie alle prime tre emissioni tra la fine di ottobre e la fine di novembre dello scorso anno, 15 Stati membri dell’UE hanno ricevuto quasi 40 miliardi di € sotto forma di prestiti back-to-back nell’ambito di SURE.

La Commissione continuerà ad emettere obbligazioni a titolo del programma SURE per tutto il 2021, fino ad arrivare al massimale disponibile di 100 miliardi di €.

Nel 2021 la Commissione raccoglierà, a nome dell’UE, almeno 62,9 miliardi di € nell’ambito dei suoi programmi di prestito esistenti: SURE, il meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF) e l’assistenza macrofinanziaria (AMF).

La Commissione prevede anche di dare il via ai prestiti nell’ambito di Next Generation EU, lo strumento per la ripresa da 750 miliardi di € (a prezzi del 2018) per contribuire a costruire un’Europa più verde, digitale e resiliente.

Contesto

Il Consiglio ha già approvato un sostegno finanziario totale di 90,3 miliardi di € per 18 Stati membri a titolo dello strumento SURE. Ad oggi, con tre emissioni di obbligazioni SURE dell’UE, la Commissione ha erogato un totale di 39,5 miliardi di € a 15 Stati membri dell’UE: Italia, Spagna, Polonia, Grecia, Croazia, Lituania, Cipro, Slovenia, Malta, Lettonia, Belgio, Romania, Ungheria, Portogallo e Slovacchia.

L’importo è stato raggiunto in tre operazioni, realizzate il 20 ottobre 2020, il 10 novembre 2020 e il 24 novembre 2020. In tutti i casi la domanda di obbligazioni SURE ha superato ampiamente l’offerta (tra 11,5 e 13 volte in più), il che ha determinato condizioni di prezzo assai favorevoli.

Le obbligazioni emesse dall’UE a titolo dello strumento SURE ricevono l’etichetta di “obbligazioni sociali”. Ciò garantisce agli investitori che i fondi così mobilitati saranno realmente destinati a scopi sociali.

I fondi raccolti sono attualmente trasferiti agli Stati membri beneficiari sotto forma di prestiti che contribuiranno alla copertura dei costi direttamente connessi al finanziamento dei regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo e delle misure analoghe adottate in risposta alla pandemia.

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